Il 2009 un pentito della ‘ndrangheta dichiarava che, a largo delle coste di Cetraro, tempo prima, era stata affondata una nave carica di veleni, inoltre, affermava anche, che la nave Jolly Rosso, spiaggiata sulle coste di Amantea il 1990, contenesse un carico di scorie radioattive che vennero insabbiate nell’alveo del fiume Oliva, la cui foce si trova di fronte alla costa antistante dove naufragio. La notizia, fece il giro del mondo, l’allarme nell’opinione pubblica salì, l’economia legata al turismo e alla pesca crollò. I retroscenisti si scatenarono e la letteratura giallistica sul caso raggiunse il suo apice. La conclusioni delle indagini scientifiche e le ricerche sul territorio smentirono tutti. Nonostante ciò, due posizioni, quella dei retroscenisti e quella dei realisti continuano a scontrarsi. L’Inviato speciale è andato a sentire gli umori nel territorio teatro della vicenda…..